venerdì 24 gennaio 2014

W.A.U. - #WeAreUnderground @ MOSES (NA)W.A.U. - We Are Underground a cura di : Roberto Funaro & Guido Lombardi Durante gli anni novanta, e agli inizi degli anni duemila, contrariamente, si creò una scissione totale e pienamente percepibile dai decenni precedenti e da ciò che fino a quel momento la cultura underground aveva rappresentato in vie per lo più retoriche. Oltre al contributo delle tecnologie emergenti essenziali, si miscelarono egregiamente a queste ultime canoni artistici, filmografici e soprattutto musicali alternativi, innovativi, elevati e sensibili seppur apparentemente distaccati. La generazione era spinta ad una lotta, la resistenza underground; una lotta intrinseca ed idealistica in opposizione indiretta, talvolta sfociante in veri e propri scontri urbani. Osservando l'innovazione degli anni novanta, tale decennio è stato composto in prevalenza dai risultati ottenuti dalle generazioni degli anni settanta e ottanta, elemento che tese ad incrementare anche un notevole senso di indipendenza. Durante gli anni novanta padroneggiarono le sonorità elettroniche, assolutamente differenti dalle visioni attuali del concetto di musica elettronica, e molto più legate a sviluppare ed accrescere sensazioni che ad inviare un messaggio. Si potrebbe definire questo processo, un processo per lo più intellettuale e visionario oltreché alienante, oscuro e sotto certi aspetti cinico e degradato della vita. Un fenomeno paragonabile allo storico "male di vivere", e circostanza nella quale la mente, resa matura prima del tempo dal raziocinio e dal senso di abbandono e assenza di certezze, fosse spinta dal dovere di un'espressività insopprimibile che ne amplia le percezioni sensoriali, permettendo di raggiungere in qualunque circostanza una presumibile risposta all'ignoto, e si nutrisse dello stesso. La cultura underground degli anni novanta tese a distaccarsi quasi completamente da come era intesa prima di quel momento, creandone quasi come un parallelismo, ed il progresso, già insito nell'evoluzione della mentalità dei giovani del periodo, sotto certi aspetti più introversi e pragmatici, ma al contempo dinamici ed individualmente rivoluzionari, permise alla cultura underground di raggiungere proprio durante gli anni novanta la sua più concreta esposizione. "Wikipedia" ################################################################## ***A Napoli esiste un posto veramente underground e unconventional, ed è frutto di una mente artistica; l'ho scoperto e me ne sono innamorato. Qualcuno tra i più scaltri addetti ai lavori già me l' aveva segnalato come realtà valida, ma ho voluto conoscere anche l'ideatore, la mente, quel pazzo Film-maker, sceneggiatore, regista di backstage e documentari che per ben due volte è stato il vincitore del Premio Solinas e nel 2012 premio Leone del Futuro al Festival del Cinema di Venezia...Guido Lombardi*. Ne è nata immediatamente una sinergia, una voglia di far vivere la notte ai nostri amici ed a chi vorrà unirsi a questo viaggio nel ventre di Napoli, attraverso il Moses, varcando la porta di una nuova realtà proiettandosi in una diversa dimensione, sperimentando nuove tendenze e nuovi linguaggi... Quando incontro certe menti e certi personaggi non posso fare altro che lasciarmi completamente avvolgere dalla loro creatività e fantasia, lasciandomi contaminare e contaminando con la passione che porto dentro ...( Roberto Funaro DJ ) l'ambiente e le atmosfere NON SONO PER TUTTI. Tutto questo accade a W.A.U. tutto questo fermento si sviluppa al MOSES. Moses Via Vincenzo Petagna 15, 80100 Napoli 3396658265-3336194063-3478612209. DIREZIONE ARTISTICA: Roberto Funaro e Guido Lombardi.

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